Il declino demografico mette a repentaglio la sopravvivenza di molti atenei del Sud. sedi didattiche presenti nei territori che registreranno il declino demografico più severo entro il 2030 sono tutte situate nel Mezzogiorno, e 6 di queste avevano già meno di 100 studenti iscritti al 1° anno nell’a.a. 2021/22. È quanto emerge dal rapporto “Università e demografia” elaborato su dati Istat e Mur da Founder di Talents Venture.
Il declino nel Mezzogiorno. Nelle regioni del Mezzogiorno la popolazione di 18-21 anni è in riduzione da tempo, e la diminuzione proseguirà nei prossimi anni fino a toccare le 414mila unità del 2040 (era di 703mila unità nel 2010). Per regioni come la Sardegna, la Basilicata e la Puglia è prevista una riduzione della popolazione nel 2040 (rispetto al 2023) rispettivamente del 34%, del 33% e del 32%.
Il “ritardo” del Centro-Nord. Quasi tutte le regioni del Centro-Nord potranno ancora assistere, fino al 2030, a un lieve aumento della popolazione di 18-21 anni. In queste regioni il declino si concentrerà nel decennio successivo, tra il 2030 e il 2040. Nel 2040, le regioni del Centro-Nord che avranno sofferto maggiormente il declino demografico di questa fascia di popolazione saranno la Valle d’Aosta (-27% rispetto al 2023), le Marche (-25%) e l’Umbria (-24%).
Qui la pagina del Quotidiano del Sud del 22 febbraio 2023.